Composizione negoziata della crisi

Composizione negoziata della crisi

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Una società che realizzava progetti attraverso l’ottenimento di fondi europei, a seguito della crisi finanziaria causata dal lockdown, ha fatto ricorso alla composizione negoziata della crisi non potendo più onorare i propri impegni finanziari, cui ha fatto seguito la nomina del Dott. Franco Nada come esperto.

A seguito del parere reso dal Dott. Franco Nada, il Tribunale di Torino ha autorizzato la cessione dell’azienda ai sensi dell’Art. 22 del Codice della Crisi, che ha permesso di proseguire l’attività in via indiretta, mantenendo inalterato il valore dell’azienda.

Infatti il Tribunale, convenendo con il parere reso dal Dott. Franco Nada, ha ritenuto la continuità indiretta quale miglior tutela degli interessi coinvolti rispetto alla liquidazione giudiziale, nonostante la società versasse già in stato di insolvenza.

Al contrario, con la dichiarazione di insolvenza la società avrebbe visto revocate le assegnazioni e le abilitazioni: questa circostanza avrebbe determinato la richiesta di rimborso degli anticipi ricevuti dai fondi, il conseguente annichilimento delle probabilità di soddisfazione del ceto chirografario, la perdita dell’avviamento e quindi significativi danni al tessuto socio-economico.